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Il progetto

Come è nata l'idea.

Un paio di anni fa', in una di quelle sere in cui stavo navigando senza sapere con esattezza cosa stessi cercando, mi sono imbattuto nel sito di una università americana dove un gruppo di studenti stava progettando una monoposto a ruote scoperte. Sarà la solita "Americanata" ho pensato.

Dopo aver approfondito le ricerche, ho scoperto che le università che partecipano a questo progetto sono molte, e non solo negli Stati Uniti, ma anche in Canada e in sud America. Incuriosito dall'argomento, ho cominciato a cercare altri siti che trattavano lo stesso argomento.

Ho continuato le ricerche e ho scoperto che la FORMULA SAE non è solo un progetto americano, ma anche australiano ed europeo, anche se qui nel vecchio continente è chiamato FORMULA STUDENT. Le università iscritte possono partecipare al campionato con diverse modalità. Un primo livello è quello di presentare il progetto e un'analisi dei costi in previsione di un'eventuale produzione in serie. Il secondo livello prevede anche la costruzione del veicolo, e la partecipazione ad alcune prove su "strada". Questa è solo una sommaria descrizione, chi vuole approfondire l'argomento può farlo direttamente sul sito della FORMULA SAE.

A questo punto la curiosità mi ha spinto ad allargare il campo di ricerca ad altre vetture di tipo formula (arcobaleno, challenge, gloria, junior, renault, e altri), ai vari componenti di una monoposto da competizione (sospensioni push e pull road, differenziale autobloccante e/o a lamelle, etc), ai vari tipi di telai e ai materiali con i quali vengono costruiti.

Lentamente ha cominciato a farsi strada, nei miei pensieri, la possibilità di costruire un mio prototipo. Consapevole del fatto che progettare una vettura non sia una cosa "normale" ho dovuto scontrarmi con i commenti dubbiosi e talvolta ironici di conoscenti ed amici. Noncurante, ho preso carta e penna e, ho iniziato a metter giù qualche idea.

I primi schizzi

I primi disegni erano dei semplici bozzetti pieni di linee cancellate e rifatte più volte. Ben presto mi sono accorto che gli schizzi su carta dovevano lasciare spazio a un tipo di progettazione più completa, dovevo quindi trasferire i miei schizzi e le mie idee su un computer dotato di software CAD.
La Mondini Engineering SA, azienda per la quale lavoro da circa tre anni, mi ha gentilmente concesso di utilizzare il computer con il quale lavoro quotidianamente e su cui è installato AUTODESK Inventor 7.

Inizia la progettazione

Ho iniziato a posizionare i primi tubi, e ad abbozzare le sospensioni con i relativi bracci. Per fortuna a questo stadio della progettazione eventuali errori e conseguenti modifiche non hanno costi effettivi ma solo una gran perdita di tempo. In alcuni casi le modifiche da effettuare erano talmente importanti da farmi decidere di ricominciare da capo. Sono ormai arrivato alla nona versione del telaio e probabilmente non è ancora quella definitiva. In realtà sono tre le versioni che ho sviluppato fino a questo momento, e non sono ancora certo che una di queste possa andare bene. Il motivo principale è che mi sono reso conto che dovevo partire dalle sospensioni per poi costruire il telaio in base ai punti di fissaggio dei bracci.

I primi contatti

Nel mese di settembre del 2004 ho iniziato ad informarmi sulla reperibilità di alcuni componenti e sono venuto a conoscenza di alcune curiosità.
- Sulle mitiche Lancia Delta S4 utilizzate nelle competizioni, o quantomeno su alcune di queste, viene installata la scatola dello sterzo della fiat 127.
- Su alcune vetture formula, autoveicoli nati espressamente per un uso agonistico, vengono utilizzati cuscinetti ruota di normali vetture in circolazione sulle strade di tutti i giorni.
- Sulle vetture di formula junior vengono utilizzati un motore fiat 1100 cc di cilindrata, i mozzi ruota della fiat Panda, il cambio della mitica fiat 500, e moti altri particolari di produzione fiat debitamente modificati ed adattati allo scopo.
Questi sono solo banali esempi, e molto probabilmente esistono altre situazioni analoghe che, per quelli del mestiere sono cose scontate e normalissime, ma possono stupire chi come me vedeva alcuni di questi veicoli come mostri ipertecnologici.

Una delle prime aziende con le quali ho preso contatto è stata la ERMOLLI ORGANIZZAZIONE CORSE di Mornago (VA), al cui titolare ho chiesto dei consigli per la realizzazione del mio prototipo, e dalla quale acquisterò alcuni componenti delle sospensioni.

Lo scorso novembre ho visitato il "Racing Professional Motor Exhibition" Salone professionale per gli operatori del settore delle competizioni automobilistiche svoltosi presso i BOX del circuito di Monza dal 4 al 7 Novembre 2004.
Tra i vari espositori era presente anche la GLORIA CARS, ed ho potuto parlare con il signor Glorioso, titolare dell'azienda e fondatore diversi anni fa' della SPARCO. Ho richiesto un preventivo per alcuni particolari della Gloria B4.10Y e che ritenevo di poter utilizzare, viste le similitudini tra il veicolo che sto progettando e la sua monoposto.
Purtroppo, la disponibilità manifestata durante l'esposizione di Monza non ha avuto seguito, evidentemente perché erano impegnati nella progettazione della nuova Gloria B5.10Y, e non avevano tempo da dedicarmi.

Diverso il comportamento del signor Ermolli. Durante il nostro primo incontro nell'autunno del 2004, ha subito mostrato una estrema cortesia e disponibilità, atteggiamento confermato anche nei successivi contatti.

Il motore

Suzuki GSXR 1100 del '90 con raffreddamento aria/olio

Le sospensioni

Avantreno - Assetto completo di una Formula Renault

Retrotreno - In fase di sviluppo.

Presto ulteriori aggiornamenti

La vettura

I primi acquisti

Le sospensioni

Il telaio

Il motore

Il differenziale

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